Alfabetizzazione bilingue: come fare?

Clown, pastelli, 5 anni

Avendo preso coscienza di alcuni elementi importanti sul significato di scrittura e lettura, nonché degli esiti della ricerca scientifica in questo campo, passiamo adesso alla pratica.

Qui di seguito elencherò alcuni consigli su come procedere, passo dopo passo, all’alfabetizzazione del vostro bambino bilingue, basandomi sull’esperienza personale e rielaborando i suggerimenti della dott.ssa Xiao Lei Wang, Università di Chicago.

Assicurarsi che il bambino sia pronto

Inutile insistere a voler insegnare qualcosa ad un bambino che non è pronto per questo passo. Alcuni bambini a 5 anni già scrivono, altri hanno bisogno di più tempo. Importante è cominciare con cautela e sapersi fermare se si nota che il bambino segue con difficoltà.

Motivare il bambino 

Come per ogni cosa, il bambino va motivato, imporre un sacrificio troppo grande non porterebbe a risultati positivi. Facciamo vedere al bambino quanto è bello leggere, insegniamogli sin da piccolissimo il valore dei libri, l’importanza della parola. Inoltre, alcuni piccoli accorgimenti linguistici potranno aiutarci: evitate di usare parole come “lezione”, “esercizi”, “compiti”, date nomignoli più attraenti come “letterine”, “giochi con le lettere” e via dicendo, in modo che tutto risulti più rilassato.

Disciplina

Rilassati sì, ma la disciplina è indispensabile. Non pensiamo di insegnare qualcosa una volta ogni tanto. I risultati saranno lacunosi. E’ importante che chi insegna segua un programma, abbia uno o più testi di riferimento e si sia posto delle domande sul metodo da seguire. Insegnare è un mestiere, non si può improvvisare

Come procedere

Non ci sono metodi migliori di altri, a meno che non vi ci sentiate voi a vostro agio. Personalmente, dopo un lento periodo di apprendimento delle lettere senza un programma preciso, così quando capitava, ho adottato un libro di prima elementare che mi sembrava adatto ed ho cominciato una pagina dopo l’altra.

Attenzione: ogni lingua ha un suo metodo di insegnamento specifico. Vedi il post sulle lingue opache e trasparenti.

Osservare la reazione del bambino

E’ necessario tenere sempre d’occhio la reazione del bambino. Preferisce leggere, insistete su questo, gli piace scrivere allora puntate sulla scrittura.

Stampatello o corsivo?

Tenete presente che fino a circa 5-6 anni il bambino non possiede quella manualità fina necessaria per riprodurre il corsivo. Il mio consiglio è di cominciare con le lettere in stampatello, anche se a volte vi sentirete dire che è fatica sprecata visto che poi dovranno imparare il corsivo. Ma lo stampatello permette anche al bambino più piccolo di progredire nella lettura e nella produzione scritta motivandolo. Il passaggio al corsivo va fatto progressivamente con l’acquisizione della manualità fina.

Cosa insegnare?

Una volta acquisita una certa padronanza dell’alfabeto, ovvero che il bambino è in grado di associare il suono al simbolo, cominciare il programma previsto per la prima elementare. Avanzando nel programma vi renderete conto che vi sono alcuni aspetti specifici della lingua che il bambino non apprenderà mai in altri contesti: concentratevi su questo! Sorvolate sugli aspetti linguistici comuni alla lingua scolastica del bambino in quanto quello resterà compito della sua maestra.

Esempio pratico

Per l’italiano alcuni grafemi ortograficamente salienti sono “gn” “gl” “sc” e tutte le combinazioni con la “c/g + vocale”. Insistete su questi aspetti che non saranno mai oggetto di studio in altre occasioni.

Inoltre, vi consiglio inizialmente di sorvolare su punteggiatura, struttura della frase, almeno per quanto riguarda l’italiano. Certamente in una lingua con una struttura complessa come può essere il tedesco, ad esempio, sarà importante concentrarsi sulla struttura della frase che è rigida ed impone regole imprescindibili sulla posizione del verbo.

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